Presentazione Squadre 2023: Team Jayco-AlUla
Ennesimo cambio di nome per il Team Jayco-AlUla, che vuole continuare sulla falsa riga dello scorso anno. La compagine australiana, infatti, dopo un 2021 deludente è tornata a sorridere nel 2022, difettando solo nella capacità di restare competitiva per la classifica dei Grandi Giri. Gli uomini simbolo dovranno caricarsi il peso della squadra sulle spalle anche nel 2023, ma i giovani, alcuni dei quali arrivati anche da un CicloMercato che ha fatto calare di molto l’età media del team, sono pronti a dare un contributo ancora più importante di quello dato nella passata stagione.
Gli uomini più attesi
Simon Yates è sempre stato un importante punto di riferimento per il team, anche nei momenti più difficile delle ultime stagioni e la squadra continuerà ad aggrapparsi anche a lui. Il britannico quest’anno non sarà al Giro d’Italia e dopo quattro stagioni tornerà al Tour de France, dove nel 2019 aveva vinto due tappe. Il vincitore della Vuelta 2018 sarà l’uomo deputato a fare classifica in una formazione che andrà anche a caccia di vittorie di tappa con gli altri due uomini di riferimento del team.
Ci saranno infatti anche Michael Matthews e Dylan Groenewegen. Quest’ultimo sarà il velocista di riferimento del team, al Tour ma anche in tutto il resto della stagione, e sarà supportato da un Luka Mezgec che sembra sempre più a suo agio nel ruolo di ultimo uomo, nonostante il suo passato. L’australiano, invece, è un corridore dotato di uno spunto veloce e anche molto resistente in salita, che sarà sicuramente il punto di riferimento nelle Classiche, ma può andare anche a caccia di tappe da profili molti diversi, come dimostrano le sue vittorie parziali nei Grandi giri (nove in tutto), arrivate in scenari molto diversi tra loro.
Il classe ’90 quest’anno potrà contare su un ottimo cast di supporto per le classiche, visto che dalla QuickStep è arrivato uno specialista come Zdenek Stybar. Il corridore ceco, complici anche alcuni problemi di salute, nelle ultime stagioni non è stato più il corridore capace di chiudere due volte la Roubaix al secondo posto e ha trovato sempre meno spazio nella compagine belga fino ad arrivare alla decisione di cambiare aria per portare la sua esperienza alla compagine di Gerry Ryan. A proposito di esperienza, poi, alla formazione oceanica tornerà utile anche quella di Alessandro De Marchi, specialista delle fughe e grande uomo squadra. Il corridore italiano aveva temuto di dover chiudere la carriera a fine 2022 con la frattura alle costole alla Veneto Classic, ma invece ha ricevuto quasi subito un’offerta da una formazione WorldTour ed è pronto a ricambiare la fiducia.
A proposito di italiani, poi, la Jayco-AlUla vanta tra le sue fila la presenza della maglia tricolore, grazie all’arrivo di Filippo Zana. Lo scalatore ex Bardiani, vincitore anche del Giglio d’Oro nel 2022, sogna di portare la maglia di campione italiano sulle strade del Giro d’Italia, ma ha anche ammesso di voler soprattutto imparare in questo primo anno nel WorldTour. La maglia tricolore (ma nel suo caso a cronometro) sulle strade della corsa rosa l’ha già indossata Matteo Sobrero, che l’anno scorso si è preso la soddisfazione di vincere la crono conclusiva di Verona con indosso il tricolore. L’ormai ex campione italiano nelle prove contro il tempo tornerà sulle strade del Giro, magari con l’obiettivo di vestire la maglia rosa almeno per un giorno vincendo la crono inaugurale. Il classe ’97, poi, si recherà per la prima volta nelle Ardenne per tutte le gare del Trittico, cercando di fare un ulteriore step nel suo processo di crescita.
Al Giro d’Italia, poi, ci sarà molta curiosità intorno a Eddie Dunbar. L’irlandese è stato già annunciato come uomo di classifica per la corsa rosa, nonostante in carriera abbia corso un solo GT, proprio il Giro, nel 2019, con la squadra che si è detta convinta che finora al classe ’96 siano semplicemente mancate le opportunità di mettersi in mostra nei Grandi Giri, visto che alla Ineos era chiuso da veri e propri fenomeni del pedale. L’arrivo dell’irlandese è sicuramente uno dei colpi di CicloMercato che destano maggiore curiosità, ma potrebbe rivelarsi una sorpresa anche Chris Harper, ormai ex Jumbo-Visma, che arriva per mettersi al servizio dei capitani in salita, andando a rinfoltire ulteriormente la già nutrita schiera di corridori australiani. Tra questi ultimi, quello che ha dimostrato maggiori potenzialità è senza dubbio Lucas Hamilton. Il classe ’96 l’anno scorso ha chiuso in tredicesima posizione il Giro d’Italia, avvicinandosi sempre più a quel corridore da GT che il team sembra vedere in lui, che finora ha ottenuto risultati importanti soprattutto nelle corse di una settimana.
Tra gli australiani, poi, c’è anche chi si metterà soprattutto al servizio del team come Michael Hepburn, Kelland O’Brien, Callum Scotson e Luke Durbridge, quest’ultimo sempre pronto a far valere anche le sue ottime qualità a cronometro. Non sono australiani, ma saranno comunque a disposizione dei capitani, ognuno secondo le sue caratteristiche, anche Jan Maas, Christopher Juul-Jensen, Amund Grondhal Jansen, Elmar Reinders, Tsgabu Girmay e il nuovo arrivato Lukas Postlberger. L’americano Lawson Craddock, invece, oltre a mettersi a disposizione, potrà avere anche qualche giornata di libertà personale, come spesso gli è accaduto nelle ultime stagioni, oltre a poter dire la sua anche nelle cronometro.
Le giovani promesse
La compagine australiana sembra pronta ad aspettare i giovani e a lasciare che crescano. Una strategia che inizia a dare i suoi frutti con Kevin Colleoni, che nel 2022, al suo secondo anno nel team, ha iniziato a fare classifica in qualche corsa minore, chiudendo sul podio il Sazka Tour. Il corridore italiano proverà a continuare la sua progressione nel 2023.
L’anno scorso erano già in squadra anche i classe 2000 Alexander Balmer e Jesus David Peña. Lo svizzero ha ottenuto qualche top 10 in corse di un giorno e ha iniziato a fare esperienza nella classiche del nord, debuttando in tre corse Monumento. Il colombiano, invece, ha corso troppo poco perché la sua stagione possa essere giudicata e ha quindi come obiettivo primario quello di correre di più rispetto alla passata stagione.
Ci sono poi anche quattro nuovi arrivi, tutti neoprofessionisti, il più giovane dei quali è il ventunenne Welay Hagos Berhe, corridore etiope cresciuto nel vivaio della EF e che ha già fatto vedere buone cose in salita a livello giovanile. L’arrivo più interessante, però, è senza dubbio quello del tedesco Felix Engelhardt. Il classe 2000 è campione europeo U23 e ha dimostrato di essere un corridore versatile, chiudendo già in top 10 il Trofeo Matteotti con la maglia dell’austriaca Tirol KTM e facendosi notare anche nelle corse a tappe con il sesto posto al Giro d’Italia U23 della passata stagione.
Gli ultimi due neopro’, poi, sono due corridori di casa, vale a dire Blake Quick e Rudy Porter. Il primo è un corridore che viene dalla pista e dotato di un ottimo spunto veloce, mentre il secondo è uno scalatore. Entrambi proveranno a sfruttare la loro prima stagione da pro’ per imparare i segreti del mestiere dai corridori più esperti.
Organico Team Jayco-AlUla 2023
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